22 Maggio 2020

Autopilot adesso si arresta agli stop e ai semafori

By Gianluca Palmisano

Uno degli ultimi aggiornamenti rilasciati da Tesla riguarda il software Autopilot , che adesso si arresta autonomamente agli stop e ai semafori rossi, utilizzando la tecnologia visiva delle telecamere.

Parliamo di un upgrade al sistema ‘Pilota Automatico’ che potrà essere scaricato sui veicoli più recenti dell’azienda californiana, ossia quelle dotate di ‘Hardware 3.0’, oppure per i modelli che hanno il pacchetto opzionale Full Self-Driving.

Autopilot adesso si arresta agli stop e ai semafori.

Il nuovo software era già in fase di sperimentazione dal mese di marzo, con test effettuati da un ristretto numero di clienti che il brand specializzato in auto elettriche solitamente usa per lanciare in anteprima alcuni prodotti.

Le prove di visualizzazione alla guida dell ‘Autopilot di Tesla’ effettuate, hanno quindi dimostrato che le vetture di Tesla, reagiscano principalmente all’ input proveniente dalle telecamere presenti sull’auto, e non secondo i dati delle mappe salvati. 

Gli scettici del brand americano continuano a insistere sul fatto che, i modelli di Elon Musk riconoscono solo segnali di stop e luci di stop oggi, perché la società utilizza principalmente gli aggiornamenti delle mappe GPS. 

Questo, ovviamente, non è vero, come spiegato dai dirigenti di Tesla e dal  direttore dell’IA Andrej Karpathy .

Karpathy, per esempio, ha descritto ed elogiato l’approccio di Full Self-Driving di Tesla in un discorso dello scorso febbraio, ribadendo come la visione intrapresa, sia un ottimo modo per sviluppare soluzioni di guida autonome che funzioneranno ovunque. 

Dai test alla strada, come si arresta autopilot agli stop

Successivamente a queste dichiarazioni un appassionato proprietario di Tesla, Gabriel R. , ha voluto dimostrare in che modo, effettivamente, l’autopilot si arresta agli stop e ai semafori, conducendo personalmente un test di riconoscimento del segnale di stop nel suo vialetto dove abita

Qualcuno lamentava il fatto che l’FSD di Tesla non sarebbe stata in grado di riconoscere i nuovi segnali di stop fino a quando la società non avesse aggiornato le sue ‘mappe’ perché a dir loro , l’unica cosa che l’azienda americana fa è ‘aggiungerle come PDI sul suo GPS “. 

Gabriel R. Ha usato un segnale di STOP fatto grossolanamente in casa, e lo ha posizionato alla fine della suo via. La Model 3 di sua proprietà, ha immediatamente riconosciuto il cartello stradale sul Tablet dell’auto, eseguendo la manovra richiesta . Ciò ha effettivamente smentito i ‘teorici delle Mappe’ dimostrando loro che si erano sbagliati.

La Guida Autonoma Avanzata, divide ancora

L’argomento ‘Guida Autonoma avanzata ’, è davvero un argomento che continua a dividere tra sostenitori e detrattori dell’azienda di Musk.

Guida autonoma avanzata

Fortunatamente a tacitare tutti arrivano i test del mondo reale, su cui il marchio statunitense investe moltissimo.

Tesla per il momento , ha dichiarato che il sistema non funzionerà in tutti gli incroci, come ad esempio i passaggi a livello e/o le strisce pedonali. 

Con il passare del tempo però, grazie alla continua sperimentazione, le nuove funzionalità, potranno essere rese ancora più efficaci. 

Guida autonoma avanzata ora si ferma ai semafori rossi

Il riconoscimento dei cartelli stradali così come il riconoscimento delle luci ai semafori sono fondamentali per Tesla e per la sua Full Self-Driving.

Tutto ciò, per raggiungere in un prossimo futuro, il vero obiettivo del patron Elon , e cioè il lancio della rete Robotaxi basato e funzionante nei contesti reali.

E voi l’avete testato? Come reagisce ai semafori rossi e agli Stop? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su Teslalovers.

[Via]

Articolo redatto da Cristiano Ochs

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Founder at TeslaLovers
Appassionato del mondo tecnologico e di tutto ciò che gli gira intorno. Apple user e possessore soddisfatto dell'auto più tecnologica del mondo: Tesla Model 3.
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